Una giornata al mare in Italia.
Oggi è una bella giornata, siamo alla fine della primavera e Il signor Ullmann vuole andare al mare con sua moglie. Finalmente è giugno, l’estate si avvicina, è già molto caldo. Anselmo e sua moglie sono a Forte dei Marmi, in Toscana, e passano una settimana di vacanza in un agriturismo vicino a Lucca.
Signor U – Oggi andiamo al mare, ma dobbiamo comprare alcune cose. Per esempio non abbiamo l’ombrellone, le ciabatte da mare, e nemmeno l’olio solare, altrimenti ci bruciamo.
Signora U – Meno male che abbiamo i costumi da bagno! E poi non abbiamo nemmeno i teli da mare.
U – Adesso andiamo in un negozio e compriamo tutto quello che ci serve.
Nel negozio di articoli da mare.
U – Buongiorno
Commessa – buongiorno, in che cosa posso servirvi?
U – Dobbiamo andare al mare, ma dobbiamo comprare alcune cose. Avete i teli da mare?
Commessa - Certamente, qui ne abbiamo di molti tipi, guardi!
Signora U – Ecco, questi due con i disegni dei pesci mi piacciono molto.
Commessa – Benissimo! E poi che cosa vi serve?
U - Ci servono anche le ciabatte da mare, un ombrellone, l’olio solare, e anche una borsa da spiaggia.
Commessa – Bene, guardate, qui c’è l’ombrellone, lo vuole grande o piccolo?
U – Grande, grazie, perché siamo in due.
Commessa – Qui ci sono le ciabatte, da uomo e da donna. E qui ci sono gli oli per il sole, che sono di diversi tipi. Quale preferite? Uno ad alta protezione o a bassa protezione?
U – Per me uno ad alta protezione, ho la pelle delicata, addirittura ne vorrei uno per bambini.
Signora U – Per me va bene uno a bassa protezione, io mi abbronzo subito.
Commessa – Benissimo, ecco qua. Buongiorno e buona giornata!
I signori Ullmann escono dal negozio e vanno verso la spiaggia.
U – Adesso dobbiamo decidere dove andare al mare, in uno stabilimento (un bagnetto, un bagno), o nella spiaggia libera?
Signora U – Io preferire andare in uno stabilimento, è più comodo.
U – Ma abbiamo comprato l’ombrellone!
Signor U – Non importa, lo lasciamo chiuso. Ma tu vorresti andare nella spiaggia libera?
U - Io si, ma è uguale, andiamo in uno stabilimento.
I signori Ullmann al “Bagno Delfino”.
Titolare del bagno - Buongiorno signori, desiderate?
Signori U – Buongiorno, vorremmo un ombrellone.
Titolare del bagno – Lo volete vicino alla spiaggia o un po’ più distante?
Signori U – Per noi è lo stesso. Vorremmo anche due sdraio, una sedia, e anche una cabina per lasciare le nostre cose.
Titolare – Benissimo, adesso chiamo il bagnino, che vi accompagna all’ombrellone. Vi do l’ombrellone 116, che è un po’ più lontano dalla zona dove i bambini e i ragazzi giocano a pallone e a pallavolo, perché fanno molto rumore. Restate tutto il giorno o rimanete anche domani?
U – Stiamo solo oggi, ma magari torniamo domani.
Titolare – Benissimo. Nel bagno abbiamo anche, a disposizione degli ospiti, la piscina, il ristorante, la sala relax con internet e le riviste ed i quotidiani, e una zona dei giochi per i bambini, ma voi non li avete con voi.
U - I nostri figli sono grandi e non vengono al mare con noi.
Titolare – Se volete andare in mare, abbiamo anche dei pattini o delle canoe.
Signora U – grazie, ma credo che ci riposeremo al sole e che andremo a fare una passeggiata più tardi.
Il carnevale di Viareggio.
Di sicuro tutti conoscono, anche all’estero, il carnevale di Viareggio. Viene chiamato il Carnevale d’Italia, e per festeggiarlo, vengono costruiti degli enormi carri, che si chiamano carri di carnevale, che sfilano per alcune domeniche durante il periodo di carnevale. Meno conosciute, ma veramente molto belle, sono le feste che si svolgono nei rioni di Viareggio. Ogni rione prepara, a turno, alcune serate di festa. In ogni piazza del rione ci sono palchi dove si suona musica e la gente passa da una piazza all’altra a ballare. Ci sono molti banchetti dove si può mangiare e bere, e ovviamente la gente beve molto ed è molto allegra. Il rione più grande che organizza la festa più grossa è La Darsena, dove ci sono anche 10.000 persone. Le feste dei rioni sono il cuore del carnevale di Viareggio, e se si vuole capire questa piccola città della Toscana, bisogna vedere almeno una volta la festa della Darsena. In Italia ci sono molte maschere, quella di Viareggio si chiama Burlamacco.
I signori Ullmann a Pisa.
Oggi i signori Urbanek, in Toscana da alcuni giorni, vogliono visitare Pisa, sono scesi dal treno, hanno chiesto delle indicazioni, e sono arrivati vicino a Piazza dei Miracoli.
U – Quel signore ci ha detto che Piazza dei miracoli è qui vicino, ma io non vedo ancora la torre.
Signora U – Continuiamo a camminare, la gente viene tutta da quella parte.
Improvvisamente, i signori Urbanek entrano in Piazza dei Miracoli. La Piazza è in realtà un enorme prato verde, dove si trovano il duomo, il battistero, e la torre di Pisa che, come tutti sanno, pende.
Signora U – Guarda quanti giapponesi che fanno le foto e che reggono la torre!
U – Io non farà mai una foro così ridicola.
Signora U – Ma io si, e voglio una da mostrare agli amici.
U – Va bene, allora compriamo un rotolino per la macchina fotografica. Ci sono molti banchetti che vendono articoli turistici.
Signora U – Certo, e compriamo anche un modellino della torre di Pisa.
U – Si può salire sulla torre?
Vigile Urbano – Certo, c’è un biglietto da pagare, ma da lassù la vista è bellissima, si vede tutta Pisa, il mare e anche le Alpi Apuane.
U – Grazie. Hai sentito cara? Si può salire sulla torre.
Signora U – Non vedi? La torre pende, ma anche se non pendesse, non sarebbe dritta. Perché?
U – Perché gli ultimi piani della torre sono stati costruiti quando già la torre pendeva. La torre, quindi, non solo pende, ma è anche storta.
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