domenica 13 settembre 2009

A Carrara

A Carrara

A – Oggi è stata una lunga giornata di mare, sono veramente stanco. Credo che nel pomeriggio dovremmo andare a fare una gita.
B – Va bene, potremmo andare a Carrara, a visitare le cave di marmo, dicono che siano così belle!
A – Bene. Andiamo, allora.

Dopo una decina di minuti di viaggio, i nostri due turisti sono arrivati, da Viareggio, a Carrara.
A – Ecco la città che Michelangelo ha reso immortale con le sue statue! Ma chissà dove sono le cave di marmo!?...
B – Prova a chiedere a qualcuno.
A – Mi scusi, dove sono le cave di marmo?
C – Guardi, Lei deve seguire le indicazioni su quei cartelli gialli, e arriverà alle cave, che si possono anche visitare. Forse se vi sbrigate ce la fate!
B – Grazie… ecco caro, guarda, c’è un altro cartello.
Dopo alcuni minuti i nostri due giungono all’entrata di una cava.
A – Guarda cara, le strade sono tutte bianche, anche la montagna è tutta bianca, e anche laggiù il fiume!
B – Si, è bianco anche il fiume, perché ci finiscono i residui della lavorazione del marmo, che sono ovviamente bianchi. Il residuo bianco della lavorazione si chiama “marmettola”: è lei che rende bianca l’acqua.
A – Incredibile, tutto qui ricorda il marmo… ma ecco la cava, accidenti quanto è profonda, ma come fanno gli operai ad andare fino laggiù!
B – Guarda un po’ bene… ma non le vedi quelle figurine la? Quelli sono gli operai che risalgono le pareti della cava: c’è una scalinata fatta nella pietra.
A – Li vedo… è incredibile… Certo deve essere faticoso, dopo una giornata di lavoro, fare tutti quegli scalini! E poi sono tutti bianchi anche loro!
B – Per forza, stanno tutto il giorno a lavorare nel marmo! Questa città vive di marmo: le aziende della zona lo esportano in tutto il mondo.
A – Ho saputo anche che in città c’è un’Accademia, frequentata da scultori e studenti provenienti da tutti i continenti.
B – Certo che la Toscana è proprio ricca di tutto!
A – Bèh, Carrara è Toscana un po’ per modo di dire, perché qui si parla un dialetto che con il toscano non ha praticamente niente a che fare: se lo senti parlare, non ci capisci niente.
B – Se è per questo, questa città è molto famosa anche per il suo movimento anarchico, da sempre fortissimo in queste zone. Pensa che in questa città c’è il monumento a Bresci, l’anarchico che uccise il re d’Italia!
A – Eh si, gli abitanti di Carrara devono essere davvero molto particolari!





Cava =
Farcela = io ce la faccio, tu ce la fai, egli ce la fa…….

Rendere immortale = quando un avvenimento o un oggetto resta per sempre nella memoria degli uomini
Dante ha reso immortale, con la divina Commedia, Firenze e la Toscana nel mondo.
Michelangelo, attraverso le sue sculture, ha reso immortale il marmo di Carrara.
Omero, con la sua poesia, ha reso Troia immortale nella memoria degli uomini di tutto il mondo per sempre.

Sbrigarsi = io mi sbrigo, tu ti sbrighi, egli si sbriga……
Residuo
Azienda = die Firma
Non avere niente a che fare = non essere uguale, non essere simile
“io non ho niente a che fare con gli altri italiani: non li capisco più”
“gli spaghetti che si mangiano a Vienna spesso non hanno niente a che fare ( non sono uguali)con quelli italiani, perché sono precotti o cucinati da cuochi non italiani”
“Non voglio avere niente a che fare con i miei compagni di scuola, non ci capiamo”

Capirci = capire+ci=
Ci = di questo
io ci capisco
io non ci capisco = io di questo non capisco niente,
tu ci capisci,
egli ci capisce

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